Gli esami delle “medie”

Oggi mi sono imbattuto in un articolo dal titolo “Terza media, un esame che può decidere la vita” (leggi articolo) che mi ha fatto pensare un poco al modo in cui i dati vengono letti e interpretati. L’articolo prende spunto da un documento pubblicato sul sito del MIUR dal titolo “Esiti dell’esame di Stato e degli  scrutini nella scuola secondaria di I grado” (scarica pdf).

In particolare nell’articolo viene riportato il seguente grafico a barre:

 

L’articolista commenta il grafico dicendo che il voto riportato all’esame di terza media (o più propriamente “Scuola secondaria di I grado”) è fondamentale per determinare le sorti del futuro di tanti ragazzi. In soldoni chi prende nove o più finisce al liceo gli altri sono destinati a marcire tra lacrime e sudore negli istituti tecnici o peggio ancora professionali.

Quello su cui non mi trovo affatto d’accordo è il nesso di causa-effetto tra votazione d’esame e futuro che viene sotteso nell’articolo. Siamo di fronte ad un classico esempio di “correlazione spuria” di cui un giorno mi piacerebbe parlare più approfonditamente.  Il voto dell’esame è solamente il risultato di una certa propensione allo studio e questa stessa propensione allo studio -o voglia di studiare- influirà sulla scelta della scuola secondaria di II grado. Di fronte a questo grafico il mio commento sarebbe senz’altro diverso rispetto a quello che leggo su skuola.net

Da un punto di vista statistico sarebbe interessante leggere lo stesso grafico non più orizzontalmente ma verticalmente, ovvero: di coloro che hanno scelto il liceo, quanti hanno preso 10 e lode all’esame di terza media? quanti 10? quanti 9? ecc. ecc. Con i soli dati della tabella di cui sopra non è possibile fare questa trasformazione. La lettura in verticale è possibile solo se si conosce anche la distribuzione dei voti d’esame, in altre parole la tabella 2:

Tab. 2 - Licenziati all'esame conclusivo del I ciclo per genere e voto finale (valori percentuali) - A.S.2013/2014

Dalla combinazione delle due informazioni (Graf.12 e Tab.2) si può ottenere con un pochi calcoli il grafico che mi sono divertito a ricostruire e che riporto qui di seguito.

Grafico12

Questo grafico può raccontare una storia diversa da quella dell’articolo incriminato. Ecco la mia versione della storia: al liceo si iscrivono ragazzi che hanno preso bei voti all’esame di terza media ma anche ragazzi che non sono andati così bene. Ben il 61% dei ragazzi che si iscrivono al liceo hanno preso un voto all’esame di terza media compreso tra sei e otto.

Poi esistono anche quelli che prendono un bel voto alle medie e decidono di fare l’ITIS. Io mi ricordo di aver preso 10 all’esame di terza media e contavo di fare l’istituto tecnico indirizzo informatico. Poi per pressioni “esterne” sono finito al liceo scientifico e una laurea in statistica.

E’ vero quello che diceva Pirandello sul fatto che gli esami non finiscono mai ma è anche vero che gli esami devono essere presi per quello che sono, senza troppe ansie. Si dice che Albert Einstein venne rimandato in matematica. Non so se questo aneddoto sia vero in ogni caso mi piace credere che lo sia.