Vero ≠ Verosimile

Quello di cui parliamo oggi è un problema che ho riscontrato essere molto frequente oggigiorno: la tendenza di confondere il vero con il verosimile. Oggi, più di un tempo, abbiamo difficoltà a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. Le nuove tecnologie e la presenza massiva dei social nella nostra vita quotidiana non ci aiuta. Oltre al loro effetto negativo sulla nostra capacità di mantenere l’attenzione, stiamo perdendo anche la capacità di discernimento. Da qui tutta la discussione sulle #fakenews e il #factchecking.

Per difenderci dalla valanga di informazioni cui veniamo giornalmente travolti, abbiamo bisogno di correre ai ripari. La nostra mente entra in modalità autodifesa, mette in atto una serie di contromisure e dunque -in ultima istanza- semplifica. Ci limitiamo a leggere i titoli, semplifichiamo le questioni piuttosto che approfondirle, tralasciamo le questioni complesse in favore di quelle futili. Queste semplificazioni messe in atto dalla nostra mente come forma di autodifesa hanno delle gravi ripercussioni. Siamo più facilmente vittime della propaganda politica da cui scaturisce questa malefica ondata di qualunquismo e populismo (che una volta si chiamava demagogia). Il discorso sarebbe lungo e non vale la pena di approfondire in questo contesto. Per chi volesse approfondire consiglio la lettura di The Game di Alessandro Baricco.

Queste contromisure, come abbiamo appena detto, prendono la forma di grossolane semplificazioni che ci consentono di non affogare nel mare di informazioni in cui volenti o nolenti ci ritroviamo a vivere. Una importante e dannosa semplificazione di questo tipo è quella di associare i due concetti di verità e di verosimiglianza. Spieghiamoci meglio. Se una affermazione è per noi verosimile allora la nostra mente tende a recepirla e a interpretarla anche come vera. Questa associazione viene fatta a livello inconscio da quello che il buon Daniel Kahneman nel suo saggio Pensieri lenti e veloci chiama Sistema 1.

Apro una piccola parentesi per chi non conoscesse questo libro e mi limito a dire che il Sistema 1 è quella modalità che la nostra mente segue quando deve prendere decisioni immediate, senza pensarci troppo, una sorta di autopilota (come quando guidiamo o sfogliamo distrattamente il titoli delle news). All’opposto, il Sistema 2 rappresenta la parte analitica della nostra mente e che mettiamo in azione solamente quando risulta strettamente necessario. In estrema sintesi (ma davvero estrema) il sistema 1 è la nostra parte irrazionale/emotiva e il sistema 2 la nostra capacità razionale. Di default navighiamo con il Sistema 1 mentre il Sistema 2 viene attivato soltanto in caso di necessità (ad esempio per fare un calcolo). Fine della parentesi.

Tornando a noi, verità e verosimiglianza sono concetti diversi. Una affermazione verosimile non è necessariamente veritiera. Sembra una ovvietà ma non lo è per il nostro Sistema 1. Le affermazioni vanno dimostrate e sempre supportate dai fatti e dai numeri, che poi è l’argomento su cui ruota tutto questo blog. Verosimile ≠ Vero. Ricordiamolo sempre.

Non cadiamo nella trappola di associare il Vero con il Verosimile.

E il primo passo per non cadere in questa trappola è accorgersi che la trappola c’è!

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