Mappe fuorvianti

Sì è vero, in generale, un grafico racconta molto di più di un numero ma ci sono casi in cui anche i grafici e le mappe possono essere fuorvianti. È questo il caso della mappa delle ultime elezioni americane.

A prima vista il rosso repubblicano sembra prevalere sul blu democratico. In verità il sistema elettorale americano assegna a ciascuno stato un peso diverso a seconda della popolazione residente (i cosiddetti grandi elettori). Pertanto piccoli stati con una alta densità possono avere un peso maggiore (in fase di elezioni) rispetto a stati anche molto estesi da un punto di vista territoriale ma relativamente poco popolosi.

Alla luce di quanto detto, la mappa dei risultati delle presidenziali 2020 a stelle e strisce risulta un poco fuorviante perché tiene conto della dimensione territoriale dei singoli stati e non della effettiva popolazione residente. Come è stato fatto notare da alcuni analisti:

Land doesn’t vote. People do.

A contare (votare) non sono i territori ma le persone (gli elettori). Pertanto le mappe andrebbero un poco ridisegnate cercando di far emergere questo aspetto. Le difficoltà di un esercizio di questo tipo non sono poche come illustra bene questo articolo de “il Post“. Al di là di tutto, ecco qui di seguito una possibile soluzione:

Con buona pace di tutti, democratici e repubblicani.

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